Scrive P.G. Dal Gal: “Vescovi e Parroci rigoristi, come invasi da uno strano timore, si affrettarono a sollevare difficoltà, a presentare obiezioni” contro il decreto «Quam Singulari» dell’8 agosto 1910, che “capovolgendo consuetudini e tradizioni, che parevano inviolabili. Fissava a circa sette anni l’età in cui i fanciulli potevano e dovevano essere ammessi alla Comunione”.
Pio X no badò, non curò tali ‘pressioni’ pur mosse dal Clero e troncò ogni discussione esclamando:
“Quel decreto me lo ha ispirato Iddio”
(Deposizione di mons. Pescini, nel processo apostolico).