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Letture di oggi e calendario liturgico

  • Giovedì 30 Ottobre : Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,31b-39.
    Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
  • Giovedì 30 Ottobre : Salmi 109(108),21-22.26-27.30-31.
    Ma tu, Signore Dio, agisci con me secondo il tuo nome: salvami, perché buona è la tua grazia. Io sono povero e infelice e il mio cuore è ferito nell'intimo. Aiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore. Sappiano che qui c'è la tua mano: tu, Signore, tu hai fatto questo. Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, lo esalterò in una grande assemblea; poiché si è messo alla destra del povero per salvare dai giudici la sua vita.
  • Giovedì 30 Ottobre : Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 13,31-35.
    In quel giorno si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
  • Giovedì 30 Ottobre : San Girolamo
    La croce di Cristo è il sostegno del genere umano: su questa colonna è costruita la sua dimora. Parlando della croce, non guardo il legno, ma la Passione. Questa croce si può trovare in Bretagna come pure in India e nell'universo intero... Beato colui che porta nel suo cuore la croce e la risurrezione, come anche il luogo della nascita e il luogo dell'ascensione di Cristo. Beato colui che possiede Betlemme nel suo cuore, dove Cristo nasce ogni giorno... Beato colui nel cui cuore Cristo risuscita ogni giorno, perché ogni giorno fa penitenza per i suoi peccati, anche leggeri. Beato colui che si eleva ogni giorno dal Monte degli Olivi verso il Regno dei cieli, dove le olive sono mature, e dove nasce la luce di Cristo... Dobbiamo compiacerci non di essere andati a Gerusalemme, bensì di avere vissuto bene a Gerusalemme. Dobbiamo cercare non la città che ha ucciso i profeti e versato il sangue di Cristo, bensì quella che viene rallegrata da un fiume impetuoso (Sal 46, 5), quella che, costruita sopra un monte, non può essere nascosta (Mt 5, 14), quella che viene proclamata madre dei santi dall'Apostolo Paolo e nella quale egli si rallegra di abitare insieme con i giusti (Gal 4, 26-27).

Fonte: Vangelo del giorno


Anno Liturgico

 

Date mobili del calendario liturgico (giorno/mese)

Anno Merc. Ceneri Palme Pasqua Ascensione Pentecoste Trinità Corpus Domini Sacro Cuore 1a di Avv.to
20255/313/420/41/68/615/622/627/630/11
202618/229/35/417/524/531/57/612/629/11
202710/221/328/39/516/523/530/54/628/11
20281/39/416/428/54/611/618/623/63/12
202914/225/31/413/520/527/53/68/62/12
20306/314/421/42/69/616/623/628/61/12
203126/26/413/425/51/68/615/620/630/11
203210/221/328/39/516/523/530/54/628/11
20332/310/417/429/55/612/619/624/627/11
203422/22/49/421/528/54/611/616/63/12
20357/218/325/36/513/520/527/51/62/12
203626/26/413/425/51/68/615/620/630/11
203718/229/35/417/524/531/57/612/629/11
203810/318/425/46/613/620/627/62/728/11
203923/23/410/422/529/55/612/617/627/11
204014/225/31/413/520/527/53/68/62/12


 

Cosa è l'anno liturgico

L’anno liturgico celebra e rinnova la vita di Gesù distribuita nell’arco di un intero anno. Rappresenta per ogni cristiano un cammino di salvezza, durante il quale ognuno è invitato a fare propria l’esperienza terrena e spirituale di Gesù, per trasformare la propria vita e renderla più degna e santa secondo il Suo modello. Il cuore dell’anno liturgico è il Triduo Pasquale, poiché ricorda la passione, la morte e la risurrezione di Gesù. L’anno liturgico comincia con l’Avvento e termina con la solennità di Cristo Re, festeggiata nella trentaquattresima domenica del Tempo Ordinario, a fine novembre. L’anno liturgico si misura in settimane ed è composto dal Temporale, che comprende il ciclo natalizio di Avvento e Natale, il ciclo pasquale con Quaresima e Pasqua, e le 34 domeniche del Tempo Ordinario, e il Santorale che comprende, invece, i giorni dedicati alla memoria dei Santi.

Ciclo domenicale

In attuazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium (art 51) del Concilio Vaticano II, il rito romano ha organizzato la lettura del Vangelo nella celebrazione domenicale e festiva in un ciclo di tre anni: anno A > S. Matteo, anno B > S. Marco, anno C > S. Luca (il Vangelo S. Giovanni viene lasciato prevalentemente al tempo di Natale e di Pasqua).

È come se il ciclo fosse iniziato il primo anno cristiano: l’anno 1 sarebbe stato A, l’anno 2 B, l’anno 3 C, l'anno 4 nuovamente A. Quindi per conoscere il ciclo di un anno liturgico: dividere l'anno (oppure la somma delle cifre dell’anno) e dividere per 3 e considerare il resto: se è 1 > anno = A, se è 2 > anno = B se è 0 > anno = C

Ciclo feriale

Le messe feriali seguono un ciclo biennale per la prima lettura ed il salmo, ma non per il Vangelo (la 2. lettura non c'è nelle messe feriali): anno I per gli anni dispari e anno II per gli anni pari.

Pasqua

Nel Concilio di Nicea del 325 d.C., fu stabilito che la Pasqua venisse celebrata la domenica successiva al plenilunio che viene subito dopo l’equinozio di primavera.

Ne deriva che la ricorrenza più “bassa” è il 22 marzo, se il plenilunio si verifica addirittura il 21 marzo ed è sabato; qualora il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni) arrivando al 18 aprile. Se questo giorno cade di domenica, occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica successiva, ovvero il 25 aprile, la Pasqua più alta possibile. In questo secolo e in quello precedente, si è celebrata una “Pasqua bassa” il 23 marzo 1913 e un’altra il 23 marzo 2008, mentre una “Pasqua alta” si è avuta il 25 aprile 1943 e la prossima si avrà il 25 aprile 2038.

Ceneri > 46 giorni prima di Pasqua

Ascensione > 1a domenica dopo il 42° giorno dopo Pasqua

Pentecoste > 1a domenica dopo il 49° giorno dopo Pasqua

SS. Trinità > 1a domenica dopo il 56° giorno dopo Pasqua

Corpus Domini > 1a domenica dopo il 63° giorno dopo Pasqua

 

Significato dei periodi principali dell'Anno liturgico

Avvento

L’Avvento è il tempo dell’attesa: da un lato si celebra la prossima venuta di Gesù, in vista del Natale; dall’altro, più ampiamente, si festeggia la speranza del Suo ritorno con la fine dei tempi (la cosiddetta Parusia, la venuta del Signore Gesù glorificato, con potenza e gloria). Questo tempo liturgico dura quattro settimane. Inizia infatti quattro settimane prima di Natale, indicativamente tra il 27 novembre e il 3 dicembre. Nel Rito ambrosiano le settimane sono invece sei. L’Avvento ha inizio con i vespri della prima domenica e si conclude con i vespri di Natale, il 24 dicembre, e con l’inizio del Tempo liturgico del Natale. L’Avvento è un tempo di gioia e speranza, per l’attesa del Salvatore. Nel Rito romano si usa come colore liturgico il viola, in quello ambrosiano il morello, una sfumatura del viola. Il tempo di Avvento L’Avvento è uno dei momenti più importanti dell’anno per i cattolici di tutto il mondo. È il periodo in cui ci ci si prepara alla venuta di Cristo.

Natale

Il tempo liturgico del Natale ha inizio la sera del 24 dicembre, con i vespri, e si conclude la domenica dopo l’Epifania. Ha dunque una durata dai quattordici ai venti giorni. Come e più dell’Avvento il Natale è un tempo di grande gioia, perché celebra la prima venuta di Gesù, fattosi uomo per amore di tutti noi. albero di natale Acquista su Holyart: Articoli Natalizi Oltre 18.000 articoli natalizi: presepi, alberi, luci, addobbi… Tempo Ordinario 1 Il tempo successivo all’Epifania rientra nel cosiddetto Tempo Ordinario, ovvero tutti quei periodi dell’anno liturgico durante i quali non si celebrano feste di particolare rilevanza. Nel Rito romano dura trentatré settimane, divise in due distinti periodi di Tempo Ordinario: dal lunedì dopo la domenica del Battesimo di Gesù, ovvero la domenica dopo l’Epifania, all’inizio della Quaresima (Mercoledì delle ceneri); dopo Pentecoste e fino al successivo tempo di Avvento. Il colore liturgico del Tempo Ordinario è il verde, sia per il Rito romano sia per quello ambrosiano. Durante il Tempo Ordinario la Chiesa e i fedeli si concentrano sulla lettura e la comprensione dei Vangeli, secondo il ciclo di letture su tre anni stabilito dal Lezionario. Il ciclo di lettura è identificato dalle letture A – B – C : Anno A: la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di Matteo. Anno B: la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di Marco. Anno C: la maggior parte dei testi evangelici dal vangelo di Luca. Il vangelo secondo Giovanni è sempre letto a Pasqua ed è usato per altri tempi liturgici, come Avvento, Natale e Quaresima.

Quaresima

La Quaresima dura quaranta giorni e precede la celebrazione della Pasqua. Inizia il Mercoledì delle Ceneri e si conclude il Giovedì Santo. Nel Rito ambrosiano parte invece dalla domenica successiva al Martedì grasso e si conclude il Giovedì santo. Si contano dunque cinque domeniche di Quaresima: la sesta dà inizio alla Settimana Santa e prende il nome di Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Questo tempo liturgico ricorda il periodo di quaranta giorni trascorso da Gesù nel deserto. È dunque un periodo di penitenza, preghiera e preparazione alla Pasqua, durante il quale si combatte il peccato per essere degni di Gesù e del suo sacrificio. La Settimana Santa è la settimana che precede la Pasqua ed è la più importante dell’anno. In essa seguiamo Gesù dal suo ingresso a Gerusalemme (Domenica delle Palme), fino al suo arresto, alla Passione, alla morte e sepoltura. Il Giovedì Santo ricorda l’Ultima cena e apre il solenne Triduo Pasquale, il tempo centrale dell’anno liturgico, perché in quei tre giorni Gesù istituì l’Eucaristia, il sacerdozio ministeriale, pronunciò il comandamento dell’amore fraterno. Inoltre il Venerdì Santo ricorda la Sua morte sulla Croce. Il Sabato Santo ogni celebrazione liturgica è sospesa, per ricordare la discesa di Gesù agli Inferi, mentre ci si prepara per la Veglia Pasquale (la notte tra il sabato e la domenica). Il colore liturgico della Quaresima è il viola, morello per il Rito ambrosiano. Il Rito Ambrosiano fa iniziare la Quaresima con i primi vespri della domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri romano e termina la sera del Giovedì Santo, per un totale di quaranta giorni. Ricapitolando: Domenica delle Palme: ricorda il solenne ingresso di Gesù a Gerusalemme Triduo Pasquale: ne fanno parte: Giovedì Santo (Ultima Cena). Dopo la messa l’Eucarestia viene racchiusa nel tabernacolo ornato con fiori e luci, per essere adorata dai fedeli che ricordano la notte passata da Gesù nell’orto degli ulivi. Ricorda l’Ultima Cena. I Vescovi e tutti i presbiteri invocano lo Spirito Santo per benedire gli oli che serviranno per i sacramenti e rinnovano le promesse della loro ordinazione.; Venerdì Santo (Passione del Signore). Si leggono passi evangelici della Passione di Gesù, poi si prega insieme per tutti i bisogni del mondo invocando la misericordia di Dio. Segue la processione di adorazione della Croce che ha salvato il mondo e la comunione con il pane consacrato nella Messa del Giovedi Santo; Sabato Santo-Veglia Pasquale: prelude alla Veglia pasquale. Comincia con la Liturgia della luce, che ha luogo fuori dalla chiesa dove viene acceso il cero pasquale e l’ingresso dei fedeli nella chiesa buia. Segue la Liturgia della Parola con letture sulla Pasqua ebraica (fuga degli ebrei dall’Egitto). Le campane che sono rimasta mute dal giovedì santo vengono suonate. Viene poi la Liturgia battesimale, con cui viene benedetta l’acqua per il Battesimo e la Liturgia eucaristica che rievoca la morte e risurrezione di Gesù.

Tempo di Pasqua

La Veglia Pasquale segna la fine della Quaresima e l’inizio della Pasqua vera e propria, quando si festeggia il trionfo di Gesù Cristo sulla morte. La Pasqua è un periodo di cinquanta giorni e dura fino a Pentecoste. Per tutto questo tempo si celebra la gioia della Resurrezione, con un susseguirsi di cerimonie e feste liturgiche durante tutte le domeniche del Tempo Pasquale. Quaranta giorni dopo la Pasqua si celebra l’Ascensione di Gesù, che con Pasqua e Pentecoste è una delle feste più importanti del Calendario Ecclesiastico. Si tratta del momento in cui Gesù, dopo essere morto e sepolto, ascese al Cielo. Cinquanta giorni dopo la Pasqua si festeggia invece la Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli che diede inizio alla loro missione evangelica e alla nascita della Chiesa. Il colore liturgico è il bianco, rosso per la Pentecoste. Tempo Ordinario 2 Come già specificato, dopo la Pentecoste inizia il secondo periodo del Tempo Ordinario. Si tratta di periodi di ascolto e contemplazione della Parola del Signore. I temi cambiano man mano che ci si riavvicina all’Avvento. Il colore liturgico è ancora il verde.

 

Fonte: Canto e Prego

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