Dove visse Pio X? Dove svolse il suo apostolato come sacerdote coadiutore, parroco, vescovo, patriarca ed, infine, pontefice? Quale geografia fu interessata dalla vita di papa Sarto?
Un percorso che, partendo dal luogo natale, Riese Pio X e passando per Castelfranco Veneto, Treviso, Padova, Treviso ancora, Tombolo e Salzano, sosta a Mantova e Venezia, per concludersi a Roma.
Casa Natale
La Casa Natale di San Pio X (Giuseppe Sarto, nato a Riese nel 1835 e papa dal 1903 al 1914), donata da Maria Sarto (1846-1930), sorella di Pio X, al Comune di Riese nel 1926, conserva suppellettili e mobili originali della famiglia Sarto, disposti in modo da ricreare il piccolo mondo di paese rurale in cui il futuro santo pontefice visse i primi anni della sua intensa vita.
La "casetta", come viene popolarmente chiamata, è rimasta ferma nel tempo. Gli ultimi interventi sono quelli eseguiti dall'allora Card. Giuseppe Sarto, pochi anni prima di diventare Papa.
Visitato ogni anno da oltre 15mila persone, il complesso della Casa Natale e del Museo di San Pio X è gestito dalla Fondazione Giuseppe Sarto, nata nel 1985 poco dopo la visita del Beato Giovanni Paolo II a Riese Pio X in occasione del 150° anniversario della nascita di Pio X e che si propone come centro di studi e di ricerca storica sulla figura e l'opera di Papa Sarto.
Orari di visita
da Martedì a Venerdi mattina: solo su prenotazione
da Martedì a Venerdi: 14.30-17.30
Sabato e Domenica: 9.30-12.30 / 14.30-17.30
Chiusura settimanale Lunedì
Contatti:
Fondazione Giuseppe Sarto, via Giuseppe Sarto - 31039 Riese Pio X (TV)
sito internet www.fondazionegiuseppesarto.it
e-mail
cell. ( 39) 338 2354439, fax ( 39) 0423 483050
Museo adiacente la Casa Natale
Sul lato sud della Casa Natale c'è il Museo di S. Pio X, costruito nel 1935 in occasione del centenario della nascita del santo, che conserva numerosi suoi cimeli, il primo nucleo dei quali fu donato al Comune di Riese dal rag. Giuseppe Parolin (1898-1979) nel 1932. Il complesso della casa natale e del museo, restaurato nel 1985 in occasione della venuta a Riese del papa Giovanni Paolo II, è visitato ogni anno da circa 10.000 persone.
ORARI DI VISITA
da martedì a venerdì:
mattina solo su prenotazione
pomeriggio ore 14.30 - 17.30 (estate ore 15.00 - 18.00)
sabato e domenica:
mattina ore 09.00 - 12.30
pomeriggio ore 14.30 - 17.30 (estate ore 15.00 - 18.00)
Chiusura settimanale LUNEDI'
Per visite guidate e di gruppo si prega di contattare preventivamente il servizio di custodia della Casa Natale (cell. 338 2354439)
Contatti
Fondazione Giuseppe Sarto, via Giuseppe Sarto - 31039 Riese Pio X (TV)
sito internet www.fondazionegiuseppesarto.it
e-mail
cell. ( 39) 338 2354439, fax ( 39) 0423 483050
Video Casa Natale e Museo
E' l'urna dove è stato posto il corpo di Pio X° dopo la morte. Dopo la canonizzazione è stato portato, vuoto, a Riese Pio X e posizionato dietro l'altare maggiore della Chiesa Parrocchiale.
Museo San Pio X° nella Chiesa Parrocchiale
E' al primo piano della sacrestia Sud della Chiesa Parrocchiale.
Sentiero del Curiotto. |
Cappella funeraria famiglia Sarto in cimitero. |
La seconda tappa dei luoghi di San Pio X è la ridente città di Asolo posta sopra un colle. Nella cattedrale di Santa Maria Assunta il giovane Giuseppe Sarto ricevette la Cresima l' 1 settembre 1845 dal vescovo Giovanni Battista Sartori Canova (fratello del noto artista Antonio Canova, per il quale volle erigere la gipsoteca che si trova nella vicina Possagno), e il 20 settemebre 1851 fece il rito di ingresso nello stato clericale con la tonsura.
Ad Asolo merita una visita l'antica Rocca dalla quale si ammirano il monte Grappa e la verdeggiante pianura.
Parrocchia, Piazzetta Papa X 192, 31011 Asolo (TV) Italia
Telefono: +39-042395237- Fax 0423-952792, Email:
Chi non ha visto la celebre foto del 1901 che ritrae il cardinale Giuseppe Sarto, di lì ad un paio di anni eletto al soglio pontifico con il nome di Pio X, salire verso la vetta più alta (1.775 m) del massiccio del Grappa, a dorso della famosa muletta bianca?
Una bella avventura per quei tempi: da Venezia, piazza san Marco, attraverso la strada militare, in seguito chiamata “provinciale generale Giardino”, che congiunge Bassano del Grappa, attraversa le località di Borso del Grappa, Semonzo e si inerpica per Campo Croce fino alla vetta. Ma con ‘bivacco’ in una casera di montanari a metà percorso. Oggi la casera è una cappella, con lapide commemorativa.
Dalla parrocchiale di Borso fu preparata una mula immacolata, che come soma quella volta – era il 3 agosto 1901– poté onorarsi di portare il patriarca Sarto, percorrendo la ventina di chilometri che separano il paese dalla cima.
Quale il motivo?
Benedire la statua della Madonna, che sarebbe stata posta sul sacello della montagna, in ossequio ad una decisione presa, verso la fine del secolo XIX, dall’Episcopato italiano, di consacrare a Cristo Redentore le più alte vette delle montagne.
Per il Veneto fu scelto il monte Grappa e l’allora patriarca Sarto decise di porvi la statua della Vergine, non senza qualche discussione su chi sarebbe stato il prelato che avrebbe avuto simile onore. Quel massiccio, infatti, cade sulle province di Treviso, Belluno e Vicenza e, pertanto, su altrettante diocesi, compresa quella di Padova. Complice anche l’indisposizione del vescovo di Padova, fu lo stesso patriarca ad assolvere a tale compito.
Ma il percorso non era né breve né, tanto meno, agevole; per questo la muletta bianca si fermò, con il suo carico, verso Campo Croce, poco oltre metà strada dalla vetta ed il futuro pontefice si riposò, nella notte fra il 3 ed il 4 agosto, in una casera di montanari, in seguito trasformata in cappella, ove, nei mesi di luglio e agosto, si celebra una s. Messa per abitanti e villeggianti. Le cronache raccontano, poi, di una solenne celebrazione avvenuta sulla cima, per l’intronizzazione della Vergine, alla presenza di circa 6.000 persone appositamente accorse, recitando il Rosario lungo tutto il tragitto.
Chi visitasse oggi la casera/cappella si troverebbe immerso in un luogo paradisiaco: prati, pascoli, cavalli ed asini (alcuni bianchi, altri stupendamente maculati), boschi e qualche succulento agriturismo attendono il visitatore per un completo ristoro: dell’anima e del corpo. E, nel recinto, gli asini pezzati
(Testo: Lino Sartori da Diocesitv.it)
A Padova presso il seminario, il giovane Giuseppe Sarto frequentò gli studi in preparazione all'ordinazione sacerdotale dal 1850 al 1858. Non avendo la famiglia grandi possibilità economiche l'allora Patriarca di Venezia, originario di Riese, Jacopo Monico, gli procurò una borsa di studio presso il seminario padovano.
Presso la cappella del seminario, dove attualmente ha sede anche la Facoltà Teologica del Triveneto, si trova un altare dedicato al Santo. Anche all'interno della cattedrale di Padova vi è la cappella di San Pio X, già dei santi Crispino e Crispiniano. Di particolare rilievo artistico vicino la cattedrale sono il battistero ed il museo diocesano.
Per informazioni: Seminario di Padova, Via Seminario 29, 35122 Padova, Italia
Tel. 049 2950811 Fax 049 8761934
A Castelfranco Veneto, presso il duomo di Santa Maria Assunta e San Liberale, Giuseppe Sarto ricevette l'ordinazione sacerdotale il 19 settembre 1858 dal vescovo il beato Giovanni Antonio Farina. Sempre a Castelfranco in precedenza, 1846-1850, l'adolescente Sarto compì gli studi ginnasiali come risulta dalla targa apposta nell'edificio adiacente la chiesa di San Giacomo.
Di notevole pregio artistico la pala del Giorgione, visitabile all'interno del Duomo.
Per informazioni: Ufficio Parrocchiale, Vicolo del Cristo 14, Castelfranco Veneto (TV) Italia
Tel +39 (0)423.495202, , apertura dal lunedì al venerdì 9-12
La 6a tappa del nostro itinerario è Tombolo: provincia di Padova, diocesi di Treviso, dove Giuseppe Sarto fu cappellano dal 1858 al 1867. All'interno della chiesa parrocchiale è visitabile un piccolo museo.
Per informazioni: Parrocchia Sant'Andrea Apostolo, Via Mons. Cavallin 2, 35019 Tombolo (PD) Italia
tel: +39 (0)49 5969018, email:
Nella parrocchia di Salzano Giuseppe Sarto svolse il ministero di parroco dal 1867 al 1875 scrivendo di suo pugno un catechismo per i fanciulli. Oltre la chiesa parrocchiale si può visitare il museo San Pio X ricavato da una antica sacrestia costruita in seguito all'ampliamento della chiesa nel 1924 e successivamente ampliato in occasione del grande Giubileo del 2000.
Orario di apertura del museo: Domenica 9-12 e tutti gli altri giorni su prenotazione a oppure telefonando al (+39) 3283460914;
Per informazioni: Parrocchia San Bartolomeo Apostolo, Via Roma 57, 30030 Salzano (VE) Italia
Tel. 031 437006, email:
A Treviso Giuseppe Sarto svolse il suo ministero dal 1875 al 1884 come padre spirituale del seminario vescovile, cancelliere della curia diocesana, canonico del Capitolo della cattedrale e, "sede vacante" di Vicario Capitolare presso la cattedrale. Si può fare sosta presso l'altare di Pio X con la statua in bronzo dorato (Toni Benetton 1954); nel coro è visibile lo stallo canonicale e nel presbiterio dodici grandiosi affreschi con l'apoteosi di Pio X (Biagio Biagetto 1914-15).
Altri oggetti liturgici del santo sono custoditi nell'adiacente museo diocesano. Di grande pregio artistico si può vedere la pala del Tiziano con l'Annunciazione del noto pittore Tiziano Vecellio nella cappella Malchiostro. Anche la cripta del X° secolo è visitabile.
Usciti dalla cattedrale in piazza Duomo all'interno della libreria Paoline si trova una lapide che ricorda la sede dell'ufficio di Cancelleria dell'allora canonico Giuseppe Sarto. A qualche minuto di cammino da piazza Duomo si raggiunge il grande tempio di San Nicolò (sec. XIII) dove ha sede il seminario vescovile. Presso questo istituto Giuseppe Sarto si dedicò come padre spirituale e predicatore. E' conservata la stanza dove risiedette, ora sede di un piccolo Oratorio. La biblioteca dedicata a San Pio X raccoglie alcuni volumi donati dal Pontefice al seminario.
Nel primo chiostro dell'ex convento domenicano è visitabile la cappella del Santo Curato d'Ars presso la quale è custodita una insigne reliquia: il crocifisso che il Santo Curato d'Ars tenne fino alla morte, donato dal vescovo di Lione a papa Pio X che a sua volta, lo donò al seminario di Treviso. Nella stessa cappella si trova la statua del Santo Curato d'Ars che papa Pio X teneva nella sua scrivania.
I pellegrini che si recano in questi luoghi potranno anche visitare la splendida sala del Capitolo con affreschi di Tommaso da Modena (sec. XIV), e l'imponente interno della tempio di San Nicolò voluto dal papa trevigiano, il Beato Benedetto XI.
Il seminario è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19. Per informazioni tel. +39 (0)422 324800
Eletto vescovo da papa Leone XIII, Giuseppe Sarto svolse il ministero nella diocesi di Mantova dal 1884 al 1893.
Giuseppe Sarto, Cardinale e Patriarca di Venezia dal 1893, fece il suo ingresso nella città dei Dogi il 24 novembre 1894.
La sua salma fu poi a Venezia dal 12 aprile al 10 maggio 1959.
Il cardinale Sarto venne eletto Papa, assumendo il nome di Pio X il 4 agosto 1903. Il suo pontificato si concluse il 20 agosto 1914. Beatificato il 3 giugno 1951, canonizzato il 29 maggio 1954, è sepolto in San Pietro.