Don Giuseppe Sarto nel fare la carità era insuperabile.
Una mattina, verso mezzogiorno, la buona Rosa, una delle sorelle, era entrata in cucina, ma quale fu la sua sorpresa quando vide che nella pentola non c’era il pezzo di carne che vi aveva messo prima. “Pora mì! Cosa farò”.
La udì don Giuseppe e per tranquillizzarla le disse: “È venuto poco fa un povero uomo, che ha la moglie ammalata e quattro figlioli che hanno fame. Non avendo altro da dargli, gli ho data la carne che bolliva. Va là, va là … il Signore provvederà anche per noi!”.
“Ma cosa mangeremo a mezzodì?”, replicò la sorella. “Polenta e formaggio”, rispose lui che ordinariamente si accontentava di un uovo o di una semplice minestra di fagioli; “avete paura di morire di fame?”
Fonte: Testimonianza di Lucia Sarto, sorella di S. Pio X – Ignis Ardens maggio-giugno 1958