In un caldissimo pomeriggio di agosto, mentre il sole bruciava il selciato della piazza san Pietro, il Papa Pio X si trovava nella biblioteca privata, con il nipote mons. Battista Parolin, figlio della sorella Teresa.
Il Pontefice disse di aver sete di desiderare un bicchier d'acqua.
"Pronto, Santo Padre!" scattò a dire il nipote. "Come pronto? dove la trovi l'acqua? Alberto (Alberto Sili, il cameriere personale) a quest'ora è fuori e chi può sostituirlo?"
"Posso suonare; qualcuno verrà", ribatté timidamente don Battista. Allora il Papa: "Bravo! ... Se suoni, viene il Maestro di casa; egli ordina la carrozza per ricondurre qui Alberto; questi ti domanda come vuoi l'acqua ... se dico fresca pensano che abbia la febbre ... se andassi tu Batista, in dispensa, non te la perdonerebbero più ...; e così; femo un fioreto fin l'ora de çena!".
E, fino alle nove di note, non si parlò più di sete, né di acqua.
(Ignis Ardens, novembre 1954)