Ai piedi della splendida collina di Tepeyac, a nord del centro di Città del Messico, sorge la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, dedicato alla Vergine Maria; dopo l’inarrivabile Basilica di San Pietro a Roma, si tratta dell’edificio di culto mariano più visitato al mondo.
La prima struttura della Basilica, conosciuta come Basilica Vecchia o Templo Expiatorio a Cristo Rey, venne costruita nel 1531, ma molti dei suoi elementi vennero inseriti durante il XVI e il XVII secolo, fino ad essere completata nel 1709, con l’architetto principale di questa prima struttura che fu Pedro de Arrieta; questa chiesa fu insignita del titolo di Basilica Minore da papa Pio X, nel 1904.
In questa chiesa, dal 1909 al 1974, fu ospitato il mantello di Juan Diego, l’uomo che fu il protagonista dell’apparizione della Vergine Maria. Nel 1921, una bomba piazzata in un vaso di fiori all’ingresso della Basilica da un anticlericale provocò numerosi danni all’edificio, ma non fu questo a far propendere per la costruzione di una nuova basilica, quanto il fatto che la Basilica Vecchia stava letteralmente affondando nella terra argillosa.
Accanto alla Basilica Vecchia sorse quella che viene definita la Basilica Nuova: è questa la principale attrattiva della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe! All’interno di essa troverete l’immagine originale della Vergine di Guadalupe che, essendo custodita nella precedente costruzione, fu spostata nel nuovo edificio.
Questa chiesa fu costruita tra il 1974 e il 1976, con una pianta circolare di circa 100 metri di diametro, con al centro l’immagine della Vergine, in maniera tale da poter essere vista da qualsiasi punto dell’edificio, il quale può ospitare ben 50.000 persone. Un altro dei motivi che fece propendere per la nuova costruzione, peraltro, fu proprio il fatto che la vecchia basilica divenne una delle principali mete di pellegrinaggio al mondo, e la vecchia struttura non era in grado di reggere una tale mole di fedeli.
La Basilica Vecchia, progettata come detto da Pedro de Arrieta, ha una tradizionale pianta basilicale con quattro torri ottagonali, e con una meravigliosa cupola gialla in ceramica di Talavera, lo stesso materiale utilizzato per la cupola centrale. Per la celebrazione del quarto centenario delle apparizioni, nel 1930 vi si pose un monumentale organo; la Basilica Vecchia, dopo una serie di ristrutturazioni, venne riaperta nel 2000, e da allora viene conosciuta anche col nome di Chiesa del Cristo Re.
Costruita tra il 1974 e il 1976, il progetto della Basilica Nuova fu curato dagli architetti José Luis Benlliure, Pedro Ramírez Vázquez, Alejandro Schoenhofer, Gabriel Chavez de la Mora e Javier García Lascuráin; ben più solido del vecchio edificio, il tetto della Nuova Basilica è in cemento armato; presenta ben sette ingressi, una delle quali dà verso una cappella aperta, in cui viene abitualmente celebrata la messa. Caratteristica è la struttura interna, che non ha supporti, in maniera tale che la statua della Vergine, posta al centro, sia visibile da ogni lato della chiesa.
Ma il complesso della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe è composto da un gran numero di chiese e di edifici, di cui vi citeremo almeno i principali. Innanzitutto, l’Antigua Parroquia de Indios, che si pensa abbia custodito l’immagine della Vergine dal 1695 al 1709; qui visse, inoltre, Juan Diego dal momento dell’apparizione della Vergine alla sua morte, avvenuta nel 1548.
Noterete poi la splendida Cappella del Cerrito, costruita nel 1740, dove è ricordato il miracolo dell’apparizione attraverso gli affreschi di Fernando Leal; ristrutturata negli anni dal 1945 al 1950, questa cappella è ora un convento di carmelitani. Sul lato ovest della collina, è situato invece il cimitero del Tepeyac, che custodisce i resti di diverse personalità della storia del Messico, come una sorta di pantheon.
La Cappella di Pocito, invece, è stata costruita su di un pozzo d’acqua ritenuta miracolosa; la decisione di costruire il tempio fu presa dopo che, una volta scoppiata una contagiosa epidemia per le acque inquinate, i pellegrinaggi continuavano in massa, mettendo in pericolo la salute degli abitanti della zona; fantastico esempio di architettura barocca, è una delle maggiori attrattive del complesso.
Molto interessante è anche il Tempio e convento dei Cappuccini, progettato dall’architetto Ignacio Castera, costruito tra il 1792 e il 1797; anche questo, proprio come la Basilica Vecchia, ha dovuto subire diversi interventi di restauro a causa di cedimenti alle fondamenta. Per chiudere, vi consigliamo una visita all’Archivio Storico della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, con oltre 22.000 volumi visitabili, e il Museo della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, inaugurato nel 1941, che custodisce circa 4.000 reperti preziosissimi tra dipinti, sculture e gioielli: solo così la vostra visita potrà dirsi completa!
Fonte: Fidelity House
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