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San Pio X nell'Enciclopedia Britannica

San Pio X nell'Enciclopedia BritannicaSan Pio X, nome originario Giuseppe Melchiorre Sarto (nato il 2 giugno 1835, a Riese, Venezia, Impero Austriaco [ora Italia] - morto il 20 agosto 1914, Roma, canonizzato il 29 maggio 1954, festa il 21 agosto), papa italiano dal 1903 al 1914, il cui conservatorismo politico e religioso dominò la chiesa del primo secolo.

Ordinato nel 1858, divenne parroco nella regione italiana di Venezia. Papa Leone XIII lo fece vescovo di Mantova (1884) e nel 1893 cardinale e patriarca di Venezia. Fu eletto Papa il 4 agosto 1903.

Tiepido verso le riforme sociali di Leone XIII, Pio X decise di concentrarsi sui problemi apostolici e di fare sua la causa della difesa del Cattolicesimo Romano. Tre aspetti della sua politica in particolare hanno suscitato controversie amare: la repressione del Modernismo, un movimento intellettuale contemporaneo che cercava di reinterpretare l'insegnamento cattolico tradizionale alla luce delle teorie filosofiche, storiche e psicologiche del XIX secolo; la sua reazione contro i cristiano-democratici; e il suo atteggiamento verso la separazione tra chiesa e stato in Francia.

Poiché il modernismo tendeva a ignorare alcuni valori tradizionali per raggiungere i suoi scopi, Pio X ha posto all'Indice dei Libri Proibiti numerosi libri modernisti e ha pubblicato (1907) il decreto Lamentabili Sane Exitu e l'enciclica Pascendi Dominici Gregis, respingendo gli insegnamenti modernisti e suggerendo rimedi per estirparli. Ha anche preteso l'immediata aderenza al suo rigoroso programma di censura. Il 1° settembre 1910, ordinò che tutti gli insegnanti dei seminari e i chierici prima dell'ordinazione facessero un giuramento denunciando il modernismo e sostenendo Lamentabili e Pascendi.

Sebbene abbia fatto dei primi passi provvisori per migliorare i rapporti con l'Italia liberale e abbia permesso ai cattolici di votare per la prima volta nelle elezioni nazionali italiane, Pio X ha guidato la reazione contro la Democrazia Cristiana perché non poteva tollerare l'idea che alcuni cattolici facessero un lavoro sociale indipendente dalla gerarchia e lo portassero in una direzione sempre più politica. Ha contrastato la tendenza contemporanea nei paesi europei in cui i cristiani avevano reagito contro le dottrine del materialismo formando propri movimenti sociali o gruppi d'azione popolari. Di conseguenza, ha condannato formalmente il movimento popolare d'azione popolare di Romolo Murri nel 1903 e il movimento pionieristico Sillon del cristiano democratico francese Marc Sangnier in Francia. Il Sillon si è staccato dalla chiesa, della quale ha contestato l'autorità.

All'ascesa di Pio X, la separazione tra chiesa e stato in Francia era già visibile, e la rottura era inevitabile, avvenendo nel mezzo di un crescente anticlericalismo in Francia. Nel 1905 la Francia separò formalmente la chiesa dallo stato, un atto condannato da Pio X l'11 febbraio 1906. La maggior parte dei vescovi francesi era disposta a provare la nuova normativa francese, che salvaguardava tutto ciò che poteva ancora essere conservato degli interessi materiali della chiesa, ma Pio X respinse il compromesso.

Alcune delle sue direttive, benché superate dagli sviluppi sociali successivi, lo contraddistinguono come uno dei precursori dell'Azione Cattolica, cioè dell'organizzazione dei laici per una collaborazione speciale e diretta nel lavoro apostolico della Chiesa. I suoi decreti eucaristici hanno facilitato i regolamenti che regolano la comunione quotidiana, e la sua rinascita del canto Gregoriano e la sua revisione del breviario e del messale sono state importanti riforme liturgiche. La sua decisione di adattare e sistematizzare la legge canonica ha portato alla pubblicazione del nuovo codice nel 1917, efficace nel 1918. La sua riorganizzazione della Curia ha modernizzato l'amministrazione centrale della chiesa, compresa una codificazione del conclave.

 

 

Il periodo delle Guerre Mondiali

Il papa Pio X (regno 1903-14) ha simboleggiato la transizione della chiesa dal XIX al XX secolo. Nella sua enciclica Pascendi Dominici gregis ('Nutrire il gregge del Signore') dell'8 settembre 1907, ha formalmente condannato il Modernismo come "sunto di tutte le eresie" e nel 1910 ha prescritto che il clero e i professori dei seminari si impegnassero con giuramento ad abiurare al modernismo e ad affermare la correttezza degli insegnamenti della Chiesa sulla rivelazione, l'autorità e la fede.

Ha sponsorizzato la revisione e il chiarimento del Codice di Diritto Canonico, che è stato completato durante il regno del suo successore e che ha sostituito il codice in vigore fin dal Medioevo.

Forse più di qualsiasi suo predecessore o successore immediato, Pio X si è occupato della riforma della liturgia, in particolare del canto gregoriano, e ha sostenuto la ricezione precoce e frequente della Santa Comunione.

Eppure appesa, come una nuvola, sul suo pontificato c'era la crescente minaccia della guerra mondiale, che né la diplomazia né la pietà potevano impedire. L'ultimo documento importante emesso da Pio X fu un lamento per lo scoppio della guerra datato 2 agosto 1914; meno di tre settimane dopo era morto.

 

 

 


Fonte: 1a parte: The Editors of Encyclopædia Britannica (> English text), 2a parte The period of the World Wars (> English text) - Traduzioni di Franco Pellizzari.

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