Per secoli, la Chiesa cattolica ha celebrato il potere della musica sacra di elevare l'anima, approfondire il culto ed esprimere il mistero della fede. Dall'antico canto gregoriano alla polifonia rinascimentale, la musica sacra ha sempre avuto un posto privilegiato nella vita della chiesa, sottolineando la bellezza, la santità e la trascendenza.
Papa San Pio X ha sottolineato notoriamente l'importanza della musica sacra nel suo motu proprio Tra Le Sollecitudini, chiedendo il risveglio del canto gregoriano e assicurandosi che la musica incorporasse santità, bellezza e universalità. Questa visione è stata riaffermata da Papa San Paolo VI nel Sacrosanctum Concilium, la Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano II, sottolineando il ruolo della musica nel migliorare la liturgia.
Una celebrazione di bellezza e fede
La Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, guidata dal suo fondatore Hans-Albert Courtial, è dedicata alla conservazione e alla promozione di questo ricco patrimonio musicale. La fondazione organizza a Roma il prestigioso Festival Internazionale di Musica Sacra e Arte, ospitando spettacoli nelle iconiche basiliche papali della città, che comprendono San Pietro, Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano.
"Papa Paolo VI una volta ha affermato che il mondo ha bisogno di bellezza, e questo è esattamente ciò che miriamo a portare", ha condiviso Hans-Albert Courtial. "Attraverso il nostro festival, ora alla 23a edizione, cerchiamo di adempiere a questo messaggio del Santo Padre: portare la bellezza della musica nella bellezza e nell'arte sacre delle basiliche e delle chiese di Roma".
Più che semplici concerti
Il festival presenta orchestre e cori rinomati che eseguono capolavori come il Requiem di Mozart e la Messa di Bach in B minore. Tuttavia, questi eventi non sono semplici concerti: sono momenti di elevazione spirituale.
"Celebriamo sia canti gregoriani che musica polifonica, oltre ai momenti importanti della Messa", ha spiegato Courdial. "È importante presentare questi capolavori nel loro contesto spirituale originale, sottolineando la fede dei compositori che li hanno creati".
Il festival di quest'anno ha attirato quasi 1.000 partecipanti e ha coinvolto oltre 400 musicisti di tutto il mondo.
"Il festival è diventato un faro che invita gli ascoltatori a fare una pausa e contemplare le verità eterne", ha aggiunto Courtial.
L'arte salva l'arte: musica restauratrice
Il motto della fondazione 'L'arte salva l'arte' evidenzia come la bellezza nella musica possa ispirare la conservazione del patrimonio artistico. Le donazioni raccolte durante il festival hanno sostenuto il restauro delle basiliche principali di Roma. I progetti hanno incluso il ripristino delle cupole di San Pietro, il monumentale organo a San Giovanni in Laterano e i mosaici nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
"Questo è un argomento molto importante", ha condiviso Courtial. "Lo slogan 'l'arte salva l'arte' riflette l'idea di usare la musica sacra come mezzo per coinvolgere le persone, permettendo loro di sperimentare la bellezza e contribuire economicamente agli sforzi di restauro. Abbiamo ripristinato opere chiave ed elementi architettonici in varie Basiliche di Roma, garantendo la loro conservazione per le generazioni future".
Una celebrazione globale di unità
Il festival non solo preserva la musica sacra, ma promuove anche la collaborazione internazionale. L'edizione di quest'anno includeva un tributo speciale a Giacomo Puccini e Anton Bruckner, con esibizioni di cori provenienti da Austria, Italia e Giappone.
"Papa Benedetto XVI una volta mi ha detto quanto fosse importante condividere la musica sacra con altri fratelli cristiani", ha ricordato Courtial. "Da allora abbiamo collaborato con comunità ortodosse, anglicane e protestanti, tenendo concerti in tutta Europa come gesto di unità".
Il potere trasformativo della bellezza
La musica sacra continua a ispirare sia la fede che il risanamento. Come ha detto Dostoevsky, "La bellezza salverà il mondo". Questo messaggio echeggia nelle Basiliche di Roma durante il festival, dove la musica solleva l'anima verso il Divino.
"Quando le persone vengono a Roma e ascoltano questa musica nella bellezza delle Basiliche", ha concluso Courtial, "viene loro ricordata la bellezza che esiste ancora nel mondo, bellezza che può ispirare fede e speranza".
Fonte: EWTN Vatican (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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