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Sarà un giorno speciale, da vivere in modo solenne ma anche semplice, nella condivisione fraterna e nella consapevolezza di “possedere” un dono prezioso: è la Domenica della Parola, voluta da papa Francesco per riscoprire il valore e la centralità delle Sacre Scritture.
Treviso celebra la Giornata, voluta dal Papa, con la “Lettura continuata del Vangelo di Matteo”, a cura di numerose persone: dal Vescovo a personalità del mondo delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine, del mondo imprenditoriale, delle professioni e della cultura, tra cui medici, giornalisti, insegnanti, e poi sacerdoti e religiosi, tutti riuniti per una “staffetta” di lettura che vede al centro la Sacra Scrittura.
La Giornata è stata istituita dal Pontefice con il motu proprio “Aperuit Illis”, del 30 settembre 2019. Il titolo è ispirato dal versetto del Vangelo di Luca (Lc 24,45) in cui Gesù risorto appare ai discepoli mentre sono radunati insieme: «Allora aprì loro (aperuit illis) la mente all’intelligenza delle Scritture». Il Papa, nel documento, stabilisce che la terza domenica del tempo ordinario, ogni anno, sia dedicata alla “celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio”. L’iniziativa nasce direttamente dall’Anno Santo Straordinario della Misericordia, con lo scopo di rimettere la Parola di Dio al centro della vita della Chiesa.
Il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, ha scritto una Lettera alla Diocesi per l’occasione, invitando innanzitutto all’ascolto della Parola: “La scuola dell’ascolto diventa scuola di condivisione e di trasformazione del mondo, fucina di uomini e di donne nuovi (…) Dio ci parla: diamogli ascolto”.
“L’idea di proporre la lettura continua del Vangelo di Matteo – spiega don Michele Marcato, direttore dell’Issr (Istituto superiore di Scienze Religiose) “Giovanni Paolo I” – Veneto Orientale, tra i promotori dell’iniziativa – nasce motivata da questa fiducia: la Parola ha una forza in se stessa che, in maniera misteriosa, agisce in chi la proclama e in chi la ascolta. La scelta di farla leggere da uomini e donne che vivono, in modi diversi, la propria quotidianità nella Chiesa, nel mondo del lavoro, delle istituzioni, dell’arte o dell’impegno civico, vuole evidenziare che tale Parola è davvero per tutti”.
Fonte: Diocesi Treviso
Dall’anno scorso, Papa Francesco ha stabilito che la 3a domenica del Tempo Ordinario sia la domenica della Parola di Dio. Scrive il Papa: “Dedicare in modo particolare una domenica dell’Anno Liturgico alla Parola di Dio consente, anzitutto, di far rivivere alla Chiesa il gesto del Risorto che apre anche per noi il tesoro della sua Parola, perché possiamo essere nel mondo annunciatori di questa inesauribile ricchezza”. E aggiunge: “Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere «non una volta all’anno», ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti”.
Nelle messe di questa domenica noi poniamo questi segni:
- viene dato particolare risalto all’ambone, da dove si proclama la Parola di Dio;
- viene richiamato all’inizio della celebrazione che cosa intende sottolineare questa domenica della Parola;
- viene evidenziato il segno della intronizzazione della Scrittura con l’Evangeliario;
- i fedeli sono invitati ad un breve silenzio dopo ogni singola lettura, permettendo così che la Parola di Dio sia accolta interiormente da chi la ascolta.
- Nel pomeriggio di oggi, dalle ore 15 alle 17 circa, in chiesa a Riese, viene proposta la lettura pubblica e continuata del Vangelo di Marco, il vangelo del presente Anno Liturgico. Una ventina di lettori delle nostre due parrocchie offrirà la voce perché la Parola di Dio possa risuonare agli orecchie e ai cuori di quanti si porranno in ascolto.
Partecipiamo numerosi a questa nuova e significativa esperienza di fede.