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Berlina di Gala: la carrozza di Pio X

 

 

[...] I papi si muovevano a cavallo come da tempi immemorabili era uso per gli uomini che si spostavano.

In epoca “recente” si inizia a fare uso della più comoda carrozza se tralasciamo appunto lo “scivolone” dei poveri cardinali di Pio IV. La data “ufficiale” dell’inizio regolare dell’uso della carrozza è associata a un evento singolare: il “rapimento” di Papa Pio VI da parte di Napoleone. Il Pontefice viene prelevato dal suo palazzo Quirinale e portato fino in Francia sotto la “custodia” di Napoleone.

Da quel momento le carrozze pontificie possono diventare un modo assai singolare per riattualizzare particolari momenti storici che abbiamo studiato a scuola.

La carrozza, utilizzata da Pio VII per fare il suo ingresso in Roma prendendo possesso della Basilica di S.Giovanni in Laterano, sottolinea un efficace messaggio che il Papa volle trasmettere: “da Roma hanno portato via il papa in carrozza, ora il suo successore ritorna in carrozza e la vita della chiesa riprende …”

(A pensarci bene è il medesimo ragionamento che determina i papi nell’utilizzare oggetti dei loro predecessori. Persino papa Francesco, scevro da ostentazioni inutili e austero nella sua vita, non si separa quasi mai dal bastone di Paolo VI).

Berlina di Gala: la carrozza usata da Pio X

Berlina di Gala con Trono

È internamente predisposta come una “sala del trono” la splendida Berlina Pontificia di Gala risalente al pontificato di Leone XII, al secolo Annibale Sermattei della Genga, rimasto sul Soglio di Pietro dal 28 settembre 1823 al 10 febbraio 1829.

Realizzata a Roma probabilmente verso la fine del 1825 per essere trainata da quattro cavalli, i suoi costruttori furono gli affermati Fratelli Casalini, fabbricanti e negozianti di carrozze rinomati non solo in Italia, ma anche all’estero, i cui laboratori si trovavano in via Margutta, nei pressi di Piazza di Spagna, ed erano in grado di costruire ogni tipologia di carrozza. La loro firma compare infatti sui pignoni delle ruote.

Sormontata da quattro pennacchi, che secondo il protocollo distinguono il “Servizio Pontificio” di alcune cerimonie solenni, al suo interno, interamente tappezzato in damasco di seta cremisi, è posizionato un trono sovrastato da un capocielo, finemente ricamato a rilievo in filo d’argento, con la rappresentazione della colomba dello Spirito Santo al centro di una raggiera d’oro.

Realizzata in legno e metallo, essa è magnificamente decorata con intagli dorati in ogni sua parte. Mentre il telaio a otto balestre (quattro ellittiche e quattro alla Polignac) è scolpito e dipinto di rosso con bordi in oro, l’imperiale, verniciato nero, è finemente decorato da una fascia a racemi d’acanto monocromi.

Il coronamento, poi, è arricchito da un fregio in bronzo dorato composto da serafini alternati a motivi vegetali. Fregio che ai quattro angoli, in corrispondenza dei pennacchi a foglie d’acanto, presenta le chiavi decussate e il triregno, simbolo dell’autorità pontificia, sorretto da figure semi-vegetali.

Di damasco in seta cremisi è tappezzata anche la serpa per il cocchiere, che si trova innalzata quasi al livello del tetto dell’imperiale, lasciando appena intravedere una delle tre finestre che danno luce al suo interno.

Le altre due fanno parte delle portiere, dove compaiono gli stemmi del beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, papa dal 1846 al 1878) e di San Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto, papa dal 1903 al 1914). Lo stemma di san Pio X, in particolare, ci testimonia che questa Berlina è stata dunque utilizzata per cerimonie solenni fino agli inizi del Novecento.

 

 

San Pio X in carrozza

Dal 1870 al 1929, anno in cui vennero siglati i Patti Lateranensi, i Pontefici non uscirono mai dal Vaticano, interrompendo anche la tradizionale cavalcata solenne per la "Presa di Possesso" della Basilica di San Giovanni in Laterano.

Era il 1909 quando l'arcivescovo di New York offrì in dono una Itala 20/30 a San Pio X, che il Pontefice rifiutò preferendo continuare a fare le sue passeggiate nei Giardini Vaticani su una comoda e meno rumorosa carrozza.

La Itala 20/30 donata a Pio XLa Itala 20/30 HP Landaulet donata a Pio X nel 1909, modificata dalla Carrozzeria Locati & Torretta (Torino 1899-1914)

 

 

 

 


Fonte: Don Marino Dalè, per gentile concessione del Dott. Sandro Barbagallo, Resp. Padiglione Carrozze dei Musei Vaticani

Pubblicato in Carrozze e Cavalli (> English text)

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