Il Beato card. Raffaele Merry del Val nacque a Londra il 10 ottobre 1865. Per le sue doti intellettuali, religiose, diplomatiche da Leone XIII fu chiamato presto a far parte di importanti missioni pontificie presso le principali corti e collaborò con quel grande Papa alla soluzioni di gravi e difficili questioni del tempo, ed ebbe alti incarichi e ricoprì notevoli cariche nella curia romana.
Nel 1903, dopo la morte di Leone XIII, fu segretario del conclave dove fu eletto papa Pio X. Papa Pio X lo nominò suo segretario personale, segretario di Stato e prefetto del palazzo apostolico. Morì a Roma il 26 febbraio 1930 per un'appendicite e fu sepolto in Vaticano. Il processo di beatificazione di Rafael Merry del Val y Zulueta fu aperto il 26 febbraio 1953.
Famose sono le Litanie dell'umiltà beato card. R. Merry del Val:
O Gesù! mite ed umile di cuore! Esauditemi.
Dal desiderio di essere stimato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere amato – Liberatemi, Gesù,
Dal desiderio di essere decantato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere onorato – Liberatemi Gesù.
Dal desiderio di essere lodato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere preferito agli altri – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere consultato – Liberatemi, Gesù,
Dal desiderio di essere approvato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere umiliato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere disprezzato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di soffrire ripulse – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere calunniato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere dimenticato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere preso in ridicolo – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere ingiuriato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere sospettato – Liberatemi Gesù.
Che gli altri siano amati più di me – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri siano stimati più di me – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano crescere nell'opinione del mondo e che io possa diminuire – Gesù,
datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere impiegati ed io messo in disparte – Gesù, datemi la grazia di
desiderarlo!
Che gli altri possano essere lodati ed io, non curato – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere preferiti a me in ogni cosa – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere più santi di me, purché io divenga santo in quanto posso – Gesù
datemi la grazia di desiderarlo!
Il 3 ottobre 2015 il segretario di Stato Pietro Parolin ricorda il cardinale Rafael Merry del Val: Per amore della Chiesa (2015-10-03 L’Osservatore Romano)
L’alto profilo spirituale del cardinale Raffaele Merry, a centocinquant’anni dalla nascita, è stato ripercorso dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nella messa celebrata sabato mattina, 3 ottobre, nella basilica vaticana.
«Merry del Val — ha spiegato il porporato — ha alimentato la sua vita con un atteggiamento interiore di fede e abbandono fiducioso a Dio.
Appena diciottenne, alle obiezioni che il padre, diplomatico di Spagna in Inghilterra, gli muoveva per l’apparente perdita dei suoi apprezzati interessi mondani, seppe rispondere convinto e sereno: “Per Dio si sacrifica tutto”».
Proprio «a questo programma fu fedele per tutta la vita: una vita ricca di fiducia nell’azione di Dio nella storia degli uomini». Così «si trovò in perfetta sintonia spirituale, nonostante la diversità di provenienza e di percorso formativo, con l’altro grande uomo di fede, al cui diretto servizio fu inaspettatamente chiamato dopo il conclave dell’agosto 1903, san Pio X, che della “restaurazione di ogni cosa in Cristo” aveva fatto il suo programma».
E «in questa convinzione di fede si radicò la condivisione del comune servizio alla Chiesa, come Papa Sarto gli disse fin dall’inizio: “Lavoreremo insieme, soffriremo insieme per amore della Chiesa”.
Entrambi erano determinati che solo Dio fosse annunciato, conosciuto e amato, non solo dalla Chiesa, ma da tutta la società».
Nell’omelia il cardinale Parolin non ha mancato di ricordare il gesto significativo con cui Merry del Val sostituì il «rinfresco nel giorno della sua ordinazione episcopale con l’invito a pranzo di duecento poveri di Roma e la destinazione dei suoi beni personali per le missioni povere».
Fonte: MonasteroCarpineto.it