L’augurio di “Buona Pasqua” può sembrare fuori luogo, visto il ritorno del contagio, che lascia presagire poco di buono. Qualcuno teme che la Pasqua di quest’anno sia come quella dell’anno scorso. Certamente in queste ultime settimane i colori delle regioni italiane si stanno sempre più avvicinando al “rosso”. Eppure, dentro questo tempo, così strano, noi diciamo con forza: “Buona Pasqua!” perché crediamo nella forza perenne della Risurrezione di Gesù Cristo.
Maria Maddalena, recatasi il giorno dopo il sabato al sepolcro per ungere il corpo del Signore e, non trovandolo, si mette alla ricerca. Vede un uomo nel giardino e, credendo sia il custode, gli chiede informazioni. Nel dialogo, quando si sente chiamare per nome da quest’uomo, le si aprono gli occhi del cuore e riconosce il Signore, Risorto. Dal vedere solo con gli occhi del corpo, passa al vedere con gli occhi della fede.
Anche noi desideriamo fare la stessa esperienza spirituale di Maria Maddalena. Perciò chiediamo al Signore che ci aiuti a leggere questo tempo presente con gli occhi della fede. Egli ci domanda di guardare oltre e di intravedere l’aurora di un mondo nuovo. Un mondo dove regni la giustizia e la pace.
Il Risorto ci chiede di essere suoi collaboratori, diventando, come la Maddalena, annunciatori della sua risurrezione e così poter gridare ai fratelli che incontriamo: “Ho visto il Signore!”. Se ci lasciamo chiamare per nome dal Risorto, e gli apriamo il cuore, perché possa entrare nella nostra vita, egli ci donerà fede, gioia, pace e coraggio.
Doni indispensabili per attraversare questo tempo di prova con fortezza e senso di responsabilità verso tutti i nostri fratelli, soprattutto verso chi è nella prova e nel bisogno. Così con tutti i credenti in Cristo, cantiamo:
È questo il giorno radioso, il primo e l’ultimo giorno:
In esso rifulge la gloria di Cristo risorto dai morti.
Un nuovo stupore sconvolge, dirada le tenebre antiche:
la colpa di Adamo è distrutta in Cristo risorto dai morti.
Donato è lo Spirito ai figli, sorgente che viva zampilla
ed apre alla vita, all’amore in Cristo risorto dai morti.
Un cantico nuovo risuona, unisce il cielo e la terra,
è lode perenne al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo. Amen
Buona Pasqua a tutti, e che il Risorto doni a noi e a tutte le nostre famiglie serenità e forza per vivere con fiducia e speranza questo tempo di particolare difficoltà.
Il Parroco, Mons. Giorgio Piva