Come ottenere l'Indulgenza Plenaria per sé o per i defunti:
L'indulgenza plenaria si può ottenere una volta sola da mezzogiorno del 2 agosto a mezzanotte del 3 agosto (per concessione del Vescovo).
Condizioni richieste:
- Visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa Parrocchiale, recita del 'Padre Nostro' (per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del 'Credo' (per rinnovare la professione di fede).
- Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli 8 giorni precedenti o seguenti).
- Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica.
- Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un 'Padre Nostro' e un 'Ave Maria' o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
- Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.
Cosa è l'Indulgenza?
I peccati non solo distruggono o feriscono la comunione con Dio, ma compromettono anche l'equilibrio interiore della persona e il suo ordinato rapporto con le creature. Per un risanamento totale, non occorrono solo il pentimento e la remissione delle colpe, ma anche una riparazione del disordine provocato, che di solito continua a sussistere.
In questo impegno di purificazione il penitente non è isolato. Si trova inserito in un mistero di solidarietà, per cui la santità di Cristo e dei santi giova anche a lui. Dio gli comunica le grazie da altri meritate con l'immenso valore della loro esistenza, per rendere più rapida ed efficace la sua riparazione.
La Chiesa ha sempre esortato i fedeli a offrire preghiere, opere buone e sofferenze come intercessione per i peccatori e suffragio per i defunti. Nei primi secoli i Vescovi riducevano ai penitenti la durata e il rigore della penitenza pubblica per intercessione dei testimoni della fede sopravvissuti ai supplizi.
Progressivamente è cresciuta la consapevolezza che il potere di legare e sciogliere, ricevuto dal Signore, include la facoltà di liberare i penitenti anche dei residui lasciati dai peccati già perdonati, applicando loro i meriti di Cristo e dei santi, in modo da ottenere la grazia di una fervente carità. I pastori concedono tale beneficio a chi ha le dovute disposizioni interiori e compie alcuni atti prescritti. Questo loro intervento nel cammino penitenziale è la concessione dell'indulgenza. (C.E.I. - Catechismo degli adulti, n. 710)