Carissimi, la Domenica della Parola, istituita da papa Francesco nel 2019 con il Motu proprio Aperuit illis, ricorre domenica 21 gennaio e ha come titolo 'Rimanete nella mia Parola' (Gv 8,31).
Quest’anno è l’anno di preparazione al Giubileo ordinario universale del 2025, dedicato alla preghiera.
Il cammino sinodale della Chiesa italiana, giunto alla fase sapienziale, vede nell’ascolto della Parola di Dio la condizione per chiedere e ottenere la grazia della sapienza e poter discernere gli appelli del Signore nella vita personale ed ecclesiale e nella storia di tutti gli uomini.
Tutto sembra orientato verso una maggiore attenzione da dare alla Parola di Dio nella vita ordinaria, attenzione alla quale la lettera del Vescovo: Un cuore in ascolto, un cuore che arde, ci richiama anche con il commento al brano dei discepoli di Emmaus:
«Essi scopriranno poco dopo quanto, ascoltando il Signore che spiega le Scritture (Lc 24,27), il loro cuore si era scaldato, aveva ritrovato vita e anche un entusiasmo nascente, fino ad ardere. Leggere le Scritture assieme a Gesù, cercando la sua voce, il suo volto, il suo amore scalda il cuore, fa ritrovare la passione che sembrava perduta per sempre». (M. Tomasi, Un cuore in ascolto, un cuore che arde, Treviso 2023, p. 30)
'Rimanete nella mia Parola' è un invito di Gesù che richiama la relazione quotidiana col Signore, relazione di ascolto e risposta che assieme ai sacramenti genera una vita spirituale sempre più conforme al Vangelo.
"Vi chiedo di considerare come l’ascolto della Parola di Dio possa cambiare concreti stili e atteggiamenti di vita, come l’accoglienza di quella Parola possa diventare davvero conversione della mente, del cuore e delle mani e mettere un germe di risurrezione nella vostra vita.
Si tratterà allora di stare insieme, di ascoltare insieme, di condividere ciò che ha generato l’ascolto e poi insieme di porre gesti di novità di vita. Vorrei che continuaste a trovare tempi e luoghi per ascoltare, in spirito di preghiera, la Parola di Dio, tanto nella meditazione personale quanto in quella comunitaria, nelle varie forme che vengono praticate già in Diocesi, 'Il Vangelo nelle case', i gruppi biblici e tanti altri, e ancora altre che possono nascere.
L’ascolto orante della Parola all’inizio delle riunioni e degli incontri diventi la regola, non sia considerato superfluo, o peggio ancora del tempo sprecato, ma sia l’occasione di sintonizzarci con il Signore che è presente proprio in quel momento, e che dona lo Spirito affinché si possano prendere le decisioni migliori secondo il Vangelo, e si possa vivere la bellezza dell’essere insieme nella Chiesa.
Ogni nostra riunione sia preceduta dall’invocazione dello Spirito Santo e dall’ascolto della Parola. (M Tomasi, idem, p. 37)