Agenda
La Caritas Tarvisina, nell’ottica della formazione permanente, organizza un corso per i volontari che intendono formarsi per svolgere servizio presso la propria Caritas parrocchiale e di collaborazione, ma rivolto anche a tutti coloro che desiderano riflettere sulla della povertà e al modo di operare Caritas, in vista di un impegno futuro o per una crescita personale.
Il nostro obiettivo è di offrire ai partecipanti la possibilità di riflettere e confrontarsi su temi fondanti lo stile Caritas: identità e missione, relazione di prossimità, promozione umana, animazione della comunità, a partire dal Vangelo. Aspetti che appartengono primariamente alla testimonianza di vita cristiana e che trovano perciò maggior espressione nell’impegno a servizio della Carità nella propria comunità.
18 ottobre 2019
Carità e Profezia: Una Chiesa povera con e per i poveri
A cura di Don Davide Schiavon
Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri: queste parole di Papa Francesco ci provocano profondamente e ci chiedono di guardare al nostro modo di vivere e di essere chiesa. In riferimento a questo fratel E. Bianchi scriveva così: «È il Vangelo che ritorna. Lo abbiamo scritto e riscritto più volte: la brace sotto la cenere è fuoco, basta che qualcuno con un piccolo ramo muova la cenere, ed ecco che il fuoco arde nuovamente. Il Vangelo è questo fuoco sovente coperto dalla cenere della chiesa e dei cristiani, ma se qualcuno rimuove la cenere, il Vangelo torna nuovamente a brillare. Noi ne siamo felici, e per questo ringraziamo papa Francesco: una chiesa povera e per i poveri è la chiesa di Gesù, è una chiesa sempre composta da peccatori, ma capace di portare la buona notizia ai poveri come Gesù stesso ha fatto (cf. Lc 4,18)».
21 ottobre 2019
Carità e Profezia: Abitare le periferie esistenziali
A cura di Annalisa De Faveri, Fabio Sciulli, Elena Luison, Paola Favaro
Approfondiamo di seguito due temi profondamente legati fra loro. L’uno caro a Papa Francesco, è quello legato al concetto di: abitare le periferie esistenziali e l’altro riguarda una dimensione fondante lo stile Caritas, che è per noi la pedagogia dei fatti. E’ importante specificare cosa si intende per abitare le periferie esistenziali e pedagogia dei fatti. Lo facciamo alla luce del Vangelo di Matteo (25,31-46), anche ricordato come la pagina del “Giudizio finale”, sebbene, come vedremo, non si tratta solo di questo. Un Vangelo che rimanda ad un’attenzione particolare all’Altro, come stile di vita, testimonianza coerente della scelta di vita cristiana. Ci facciamo aiutare nell’analisi dai commenti di autorevoli figure religiose, oltre al magistero di Papa Francesco.
28 ottobre 2019 20:30 - 20:30
Carità e Profezia: Essere Chiesa in uscita
A cura di Erika della Bella, Cecilia Gastaldon, Paola Favretto
Papa Francesco ci ricorda che «l’umanità del cristiano è sempre in uscita. Non è narcisistica, autoreferenziale». L’umanità, infatti, si esercita sempre attraverso l’incontro e la relazione con l’altro, chiunque esso sia. Quindi l’umanità prima di tutto. Il cristiano è soprattutto uomo-umano, e dovrebbe imparare ad “esercitare” questa sua umanità proprio in virtù del fatto che è cristiano. Noi siamo chiamati a credere in questo, proprio ad imitazione del nostro maestro Gesù, che è stato il primo vero testimone di autentica umanizzazione. Ma “l’umanità in uscita” non è una realtà senza tempo e senza luogo, essa è visibile, concreta e reale e la si può vivere solo stando nelle comunità, vivendo il vissuto di chi le abita.
L’incontro con gli altri deve essere profondo e deve accadere di volta in volta, di volto in volto, non si può pensare ad una Chiesa in uscita che si rassicura dentro a progetti e tempi prestabiliti, in vista di risultati certi e stabiliti a priori. L’incontro tra umanità non segue le regole “da ragionieri” che troppo spesso usiamo in tutto ciò che facciamo.
4 novembre 2019 20:30 - 20:30
Carità e Profezia: Dare voce a chi non ha voce
A cura di Arianna Cavallin, Davide Chiarot Marcello Daniotti Roberta Pavanetto
Compito arduo il “dare voce” in un mondo che urla. Siamo immersi in un continuo chiacchiericcio, in dibattiti che sono monologhi, in recriminazioni, insulti, sfottò…il discorso pubblico sta annegando in un mare di urla scomposte. Allora il primo impegno, l’appello che sembra venirci dall’oggi in cui viviamo è quello di restituire “orecchi” che sappiano ascoltare. L’ASCOLTO diviene così virtù da esercitare, perché non sono le voci che mancano, ma orecchi e cuori disposti a cogliere il grido d’aiuto di molti, vicini e lontani. Grida disperate, magari in alto mare, come altrettante silenziose richieste rese sussurro dalla dignità che non si piega all’indigenza. Signore donaci orecchi attenti, cuori aperti e mani operose. Questo è l’invito e la preghiera che vogliamo innalzare.
Per info:
- Paola Favaro 0422 1578009,
- Gastaldon Cecilia 342 6427480,
- Sito Caritas Tarvisina