«Vinea Electa»: Pio X fonda il Pontificio Istituto Biblico [7.5.1909]

Opinioni & Notizie su Pio X

 

 

«Vinea Electa»: Pio X fonda il Pontificio Istituto Biblico [7.5.1909] Ci siamo sforzati con ogni energia fin dall’inizio del Nostro pontificato, seguendo le orme dei Nostri predecessori, affinché la VIGNA ELETTA della sacra Scrittura possa produrre frutti sempre più abbondanti, tanto per i pastori della chiesa, quanto per tutti i fedeli. Premeva innanzitutto la presente necessità della chiesa, prodotta soprattutto dal fatto che per le discussioni bibliche, ovunque le menti sono confuse e turbate. Ci spingeva anche il desiderio del Nostro animo e parimenti il dovere naturale del Nostro ufficio di promuovere con tutte le forze lo studio delle sacre Scritture e di procurare ai cattolici e in particolare ai giovani dei sussidi scientifici cattolici, affinché non debbano, con grande pericolo per la sana dottrina, accostarsi ad eterodossi e tornare imbevuti dello spirito dei modernisti.

Per opporre a tali mali della chiesa dei rimedi efficaci e nuovi, e per curare un maggiore sviluppo degli studi biblici, già Leone XIII, di venerabile memoria, aveva in animo di fondare in Roma un ateneo biblico il quale, provvisto dei più elevati insegnamenti e di tutti gli strumenti di erudizione biblica, in particolare fornisse alle scuole cattoliche un grande numero di maestri competenti per la spiegazione dei Libri divini.

Noi abbiamo appunto raccolto avidamente questo progetto utile e salutare del Nostro predecessore; già nella Nostra lettera Scripturae sanctae del 23 febbraio 1904, abbiamo auspicato come molto opportuno il progetto di stabilire a Roma un ateneo biblico nel quale «vengano da ovunque giovani scelti per divenire specialisti della scienza delle sacre lettere», aggiungendo che coltivavamo la felice e certa speranza di avere un giorno la possibilità, che allora mancava non diversamente dal Vostro predecessore, di realizzare questo progetto sostenuto dalla generosità dei cattolici.

Così dunque, perché ciò sia felice e fausto e porti al bene del cattolicesimo, in virtù della Nostra autorità apostolica, per Nostre disposizioni attuali, con moto proprio, con scienza certa e matura deliberazione, erigiamo in questa magnifica città di Roma un Pontificio Istituto Biblico di cui stabiliamo così le leggi e lo statuto:

Fine del Pontificio Istituto biblico sia di essere un centro di alti studi della sacra Scrittura nella città di Roma per promuovere il più efficacemente possibile la dottrina biblica e tutti gli studi connessi secondo lo spirito della chiesa cattolica.

A tal fine si veda anzitutto di scegliere giovani di diverse nazioni sia dal clero secolare che da quello regolare che abbiano già terminato il corso ordinario degli studi di filosofia e di teologia, perché si esercitino e si perfezionino negli studi biblici di modo che in seguito siano in grado di proporli, tanto privatamente che pubblicamente, sia per iscritto che attraverso l’insegnamento e di modo che possano, grazie alla raccomandata fermezza e sincerità della loro dottrina, proteggere la dignità degli studi biblici, sia nell’ufficio di insegnamento presso scuole cattoliche, sia nel compito dello scrivere per difendere la verità cattolica.

Per lo stesso fine occorre che i docenti e gli alunni legati all’Istituto, come pure gli uditori ed anche gli ospiti che desiderano valersene per gli studi biblici, pur al di fuori dell’ordinario corso di studi dell’Istituto, vi trovino tutti i sussidi ed i mezzi opportuni a questo genere di studi e di ricerche.

Sarà infine compito dell’Istituto difendere, promulgare e promuovere la sana dottrina dei Libri sacri, conforme in tutto alle norme poste, o ancora da porre, dalla santa sede apostolica, contro le opinioni false, erronee, temerarie ed eretiche, soprattutto le più recenti.

Affinché l’Istituto possa svolgere tale suo compito, sarà provvisto di ogni strumento ad esso idoneo.
Comprenderà innanzi tutto lezioni ed esercitazioni pratiche sull’insieme degli studi biblici. E, in primo luogo, occorrerà trattare quelle materie sulle quali verterà l’esame che gli alunni dovranno sostenere davanti alla Pontificia Commissione Biblica. A queste si aggiungeranno lezioni ed esercitazioni su questioni particolari inerenti all’ermeneutica, all’introduzione, all’archeologia, alla storia, alla geografia, alla filologia e tutte le altre discipline relative ai Libri sacri. In più si darà agli alunni una formazione metodica e pratica affinché siano istruiti e allenati a sostenere delle discussioni scritturistiche con rigore scientifico. Inoltre si aggiungeranno conferenze pubbliche su argomenti biblici per provvedere alla comune utilità e alla necessità di un largo pubblico.

Un altro sussidio massimamente necessario sarà la biblioteca biblica che comprenderà il maggior numero possibile di opere antiche e moderne necessarie o utili per provvedere al vero progresso delle discipline bibliche e al profitto degli studi ordinari dei docenti e degli alunni dell’Istituto. Si affiancherà ad essa un museo biblico, cioè una collezione di quegli oggetti che potranno essere utili ad illustrare le sacre Scritture e le antichità bibliche.

Un terzo sussidio sarà la pubblicazione a nome e con l’autorità dell’Istituto di una serie di varie opere che potranno essere utili sia alle ricerche scientifiche, sia alla difesa della verità cattolica riguardante i Libri sacri, sia alla diffusione della sana dottrina biblica.

Riguardo alla costituzione e all’organizzazione dell’Istituto stabiliamo ciò che segue:    

  1. Il Pontificio Istituto Biblico dipenderà immediatamente dalla sede apostolica e sarà governato dalle sue prescrizioni e leggi.
  2. La direzione dell’Istituto sarà affidata ad un preside che dovrà essere nominato da Noi: costui, in virtù della carica a lui affidata, rappresenterà l’Istituto, riferirà a Noi per quanto riguarda tutte le questioni più gravi, e renderà conto a Noi, ogni anno, della sua amministrazione.
  3. I professori ordinari costituiranno il consiglio dell’Istituto, il quale, insieme con il preside, si applicherà con diligenza al bene e al progresso dell’Istituto.
  4. La suprema norma e regola degli studi e dell’amministrazione dell’Istituto sarà costituita dai principi e dai decreti già promulgati o che saranno promulgati in futuro dalla sede apostolica e dalla Pontificia Commissione Biblica.

Affinché questi principi e decreti siano fedelmente, integralmente e sinceramente osservati e custoditi, tutti coloro che apparterranno in qualche maniera a questo Pontificio Istituto Biblico o che in esso si dedicheranno agli studi biblici, dovranno sapere di esservi tenuti con un obbligo speciale.

Ciò che riguarda in modo più particolare la costituzione e l’organizzazione di questo Istituto Biblico verrà esposto più approfonditamente nel regolamento proprio dell’Istituto annesso a questa Nostra lettera.

Noi vogliamo, promulghiamo, stabiliamo che la presente lettera sia e resti sempre ferma, valida ed efficace e produca ed ottenga il suo effetto intero ed integrale; che tutti coloro ai quali si riferisce o si riferirà, ovunque e sempre, dovranno conformarvisi in tutto; che tutti i giudici ordinari e delegati dovranno giudicare e definire in base ad essa; che sarà nullo e senza valore ciò che chiunque, in virtù di qualunque autorità, avrà fatto, scientemente o per ignoranza, per attentare a quanto sopra. Nonostante qualunque disposizione contraria.

 

Roma presso S. Pietro, sotto l’anello del Pescatore,
7 maggio 1909, anno VI del Nostro pontificato.

Rev. Card. MERRY DEL VAL
Segretario di Stato

 

 

 


Fonte: Pontificio Istituto Biblico

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